CHORA–KAPSALI

La capitale dell'isola e il suo porto

Chora (Paese): la capitale di Citera è il centro amministrativo dell'isola. Caraterizzata dai palazzi vecchi e le pittoresche strade. La vista dal punto ‘’Belvedere’’ è impressionante. Il castello veneziano è imponente sia di giorno ma anche di notte grazie alla sua illuminazione impressionante. Chora ospita il Museo Archeologico e i servizi pubblici dell'isola.
Kapsali : unica e cosmopolita, abbracciata dalle baie gemelle e dal castello di Chora. Punto d'incontro per nuotare e godere la vita notturna.
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MYLOPOTAMOS

Un villaggio pieno di verde

Uno dei più bei villaggi di Citera.
"Neraida " con la sua cascata, la laguna verde e i vecchi mulini ad acqua, "Kamari" con la sorgente e la famosa grotta di Agia SoFia sono solo alcuni punti di riferimento.

Qui si trova il castello veneziano di "Kato Chora", uno dei più importanti insediamenti tradizionali dell'isola, con il leone della dinastia di San Marco impostato sulla sua porta imponente.

PALEOPOLI-AVLAIMONAS

L'antica "Skandia" di Citera

Zona costiera che si trova nella parte orientale.
A Palaiopoli si trovava l'omerica Skandia, della quale si crede che parte di essa si sia affondata nel mare dopo i terremoti.
Li,vi sono stati trovati alcuni dei più importanti resti archeologici di Citera.
Vicino a Paleopolis si trova uno dei villaggi costieri più belli di Citera, Avlaimonas, con il suo porto pittoresco , la villa "Cavaliini", la meridiana nell'incudine e la piccola fortezza veneziana (Castello) del XVI secolo.

PALEOCHORA

La prima capitale di Citera

Nella parte nord-est si trova abbandonata la prima capitale bizantina dell'isola, Agios Dimitrios. Questa città ricca e popolosa è stata compleatamente distrutta dal pirata Barbarossa Hayredin nel 1537, il quale appena arrivato ha ucciso i suoi abitanti. Coloro che sono sfuggiti alla morte sono fuggiti e da allora il posto è stato abbandonato.
Le rovine della citta sono esposte da anni al tempo e ai fenomeni climatici ma i resti delle mura, del palazzo e di molte chiese si conservano bene ancora oggi . Si distinguono Agia Varvara un’po fuori città e la signora del Foro all'ingresso del castello.
La vista dalle tane che la circondano è impressionante.

MYRTIDIOTISSA

Il santo pellegrinaggio della Vergine con il viso nero.

Il santuario di Myrtidiotissa rappresenta il luogo piu’sacro per tutti gli abitanti di Citera, in quanto vi è stato trovato e conservato il santino della Vergine chiamata Myrtidiotissa a causa dei tanti mirti che ci sono in quella zona.
Il santino della Vergine Mirtidiotissa è il cimelio sacro più importante dell'isola e gode del valore alto e della devozione dei suoi abitanti.
L'attuale monastero è costruito sopra il vecchio tempio la cui porta colpisce per le sue dimensioni, costruita per proteggere il santino della Vergine dalle incursioni dei pirati.
Dalla sua "Croce", poco prima di raggiungere il monastero, la vista verso le isolette della Vergine è estatica. Notevole è anche il 'buco della pietra ", un piccolo passaggio da una roccia che i visitatori devono fare per raggiungere il monastero.

IL PONTE DI KATOUNI

Un gioiello fatto di pietra a Citera

ΤIl meraviglioso ponte inglese si trova nel villaggio Livadi, (insediamento a Katouni) ed è il più grande ponte di pietra costruito in Grecia. È lungo 110 m, alto 15 m. ed ha 6 m di larghezza. Si basa su 13 archi in simmetria assoluta e su 12 slot. La costruzione fu completata nel 1826.
Nell’ area c’è ancora la scuola inglese "Milapidias", un edificio ben conservato con archi gotici e la chiesa di Sant'Andrea, la più antica chiesa bizantina conservata a Citera. Infine la vecchia, post-bizantina chiesa dell'Ascensione a Kato Livadi ospita il museo-collezione "di Antichità Bizantine"